mercoledì 27 novembre 2013

Le 5 cose da fare dopo la sconfitta della tua squadra del cuore


1° Meditazione
La partita è finita. Ti senti inerme, incapace di reagire. Fissi un punto nel vuoto, ripensi ai goal subiti e man mano percepisci in ogni angolo del tuo corpo l’ira funesta. Non permettere che ciò accada. Assumi la “posizione del loto” (vedi immagine), chiudi gli occhi, inspira profondamente ed espelli l’aria di getto. In questo modo, soffierai via tutti gli insulti, le parolacce e i cattivi pensieri accumulati. Ripeti l’operazione fin quando le fitte nel tuo stomaco si saranno assorbite.









 

 

2° Chimica applicata
Un altro rimedio contro la depressione post-partita è il cibo. Mangia qualcosa di dolce, assapora lentamente. A ogni boccone, percepirai all’interno del tuo corpo il saccarosio appena ingerito circondare le molecole di negatività emanate dalla tuo cervello e trasformarle in endorfine, le quali svolgono una potente azione analgesica ed eccitante. Trattamento non adatto a chi soffre di diabete





 





 
3° Boicottaggio dei social network
Vorresti accendere il computer per collegarti a Facebook o Twitter e comunicare al mondo la tua delusione. Ma sappi che questa è un’arma a doppio taglio. La Storia la scrivono i vincitori. Certamente troverai in linea tifosi delusi come te ma, allo stesso tempo, ti imbatterai in commenti spocchiosi da parte dei supporter della squadra avversaria.  Meglio lasciare spento il PC.


 


4° Musicoterapia
Collega cuffie grandi (vedi immagine) al tuo iPod o a qualsiasi dispositivo atto alla diffusione di musica. Seleziona la tua playlist preferita e stenditi sul divano. Premi il tasto rewind e canta automaticamente il pezzo che ascolti, come se qualcuno avesse appena praticato al tuo cervello una lobotomia frontale.
Poi passi allo step successivo ovvero...

 





5° “Tra le braccia di Morfeo”
Una bella dormita è quello che ci vuole. Ascoltare musica o in alternativa leggere un buon libro riduce notevolmente il rischio di incorrere in flashback riguardanti la partita persa. Allontana inoltre il pericolo di svegliarsi in piena notte e urlare: “Il RIGORE PER LORO NON C’ERA. E NE DOVEVANO CONCEDERE UNO A NOOOOOI!!!”.

















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