domenica 12 agosto 2018

Non andrò a vedere “Come ti divento bella” per 5 ragioni










“Come ti divento bella” (titolo originale “I feel pretty”) è un film che uscirà il 22 agosto nelle sale cinematografiche italiane. In America ha incassato 16,2 milioni di dollari nel primo weekend e 48,6 milioni nelle prime 7 settimane di programmazione.










My Movies la definisce una commedia che “introduce l'elemento di novità di una percezione soggettiva sufficiente ad innescare un cambiamento interiore che, agli occhi degli altri, diventa graduale miglioramento estetico”.
Wow, mi dico, forse è il caso di guardare il trailer







E così ho capito che non andò a vedere questo film per 5 ragioni:



1. si basa su un “colpo di testa”

Renee, giovane donna con qualche chilo di troppo, dopo aver battuto la testa in palestra, si rende conto di essere invece bellissima. Supera tutte le sue insicurezze e affronta la vita con più fiducia in sé stessa. 

à Ciò significa che se non avesse preso quella caduta, avrebbe continuato a vivere come sempre. Perciò se voglio migliorare la percezione che ho di me stessa, devo cadere dalla cyclette?

Il "colpo di testa"



2. non è tratto da una storia vera

Le amiche attrici
La protagonista è un’attrice che interpreta un ruolo, scritto da uno sceneggiatore. Le sue amiche nel film sono attrici, il suo fidanzato è un attore, i datori di lavoro idem. 

àNon c’è niente di vero in questo film, come posso trarre ispirazione da una storia inventata di sana pianta?





3. le risposte ad effetto “da copione” non funzionano nella vita reale

Renee è in fila al supermercato. Uno sconosciuto le chiede: “Che numero hai?”
Renee: “Caspita, sei un tipo intraprendente!”
Lui: “Ma chi sei?”
Renee: “Vuoi il mio numero?” (con sguardo ammiccante).
Un paio di scene dopo, durante un pick nick nel parco, lui commenta: “Alle ragazze manca qualcosa che potrebbe renderle davvero particolari, ma non è il tuo caso”. 

àIn pratica questo tizio incontrato per combinazione, spiazzato dalla risposta sagace di Renee, diventerà poi il suo fidanzato.
Una mia amica ha provato ad usare una frase ad effetto simile, ma il tipo del supermercato in fila dietro di lei, le ha consigliato di consultare un bravo specialista.

Galeotto fu quel numero al supermercato...


4. il mondo del lavoro è molto più complesso di quello descritto 

La protagonista lavora in un sottoscala di China Town come web master per Lily Le Claire, gigante dei cosmetici. Si reca nell’ufficio centrale della compagnia nella Fifth Avenue per un colloquio al fine di ottenere una promozione. Si trova davanti Naomi Campbell e Michelle Williams che la guardano attonite quando lei afferma: “Quello di modella è uno dei ruoli che potrei ricoprire”. Nella scena successiva, Renee sale sull’aereo privato di Lily Le Claire

Renee al colloquio
àNella vita reale, se lavori per una grossa compagnia, per esempio la Mac (industria di make up americana), esiste la possibilità di fare carriera all’interno dell’azienda. Tuttavia non è solo la fiducia in te stessa a farti progredire, ci vogliono anche talento, bravura e, probabilmente, una buona dose di fortuna.





5. nessun accenno ai soldi e alle problematiche della vita quotidiana
Renee lo paga l’affitto, le bollette della luce e del gas? Come fa ad avere i capelli sempre in ordine e puliti, anche quando li raccoglie in uno chignon raffazzonato mentre è in palestra? Come affronta in maniera gagliarda la settimana in cui le arriva il ciclo, periodo in cui la voglia di vivere è pari a zero per il 90% delle donne?

Codino perfetto anche in palestra


à Probabilmente, ai fini della narrazione queste problematiche sono solo d’intralcio, creano un pericoloso legame con la realtà. Dopotutto, sarebbe assurdo mostrare Thor mentre espleta le sue funzioni metaboliche, o riprendere Capitan America mentre si lava i denti. 



Morale: no, non andrò a vedere “Come ti divento bella”. Preferisco di gran lunga recarmi al cinema per ammirare sul grande schermo “Mission Impossible Fall Out” o un film della Marvel. Entrambe le pellicole non hanno alcun intento di veicolare messaggi positivi o diffondere una morale: c’è solo azione e tanti effetti speciali. E comunque io già mi sento bella e non sarà certo un film ad aumentare la mia autostima.


Eva Serio, 2018





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