domenica 17 maggio 2020

Cambiamenti post-quarantena di un bambino di 4 anni








Parliamoci chiaro: il Governo durante l’emergenza Coronavirus non ha pensato PER NIENTE ai bambini. Nessuno si è chiesto come i piccoli avrebbero reagito a un cambiamento radicale simile.

Vi parlo da madre, con il cuore in mano, senza alcuna presunzione di impartire lezioni da “tuttologa”. Ho solo notato che mio figlio, a seguito di questo periodo di quarantena, è cambiato.



1) Andare fuori

Prima della quarantena: Era felicissimo di uscire. A volte andavamo fuori  2-3 volte al giorno, anche se percorrevamo solo poche centinaia di metri. Era il re della movida. Spesso lo portavo a cena con gli amici, alle 11 di sera noi eravamo tutti distrutti, lui no.

Dopo la quarantena: si rifiuta di uscire, ha creato una routine quotidiana basata sul rimanere a casa. Si dedica ai suoi giochi a rotazione, spesso da solo. Per portarlo fuori devo ricorrere a ricatti, promesse, preghiere. Quando ci riesco, per strada diventa irascibile e lamentoso.





2) Socializzazione

Prima della quarantena: Aveva instaurato un certo feeling con alcuni amici di scuola. Per strada giocava anche con bambini appena conosciuti. Al parco dava da mangiare ai colombi, indicava i pesciolini nel mare e i gabbiani in cielo. Guardava i cani con un certo interesse.

Dopo la quarantena: osserva gli altri bambini, ma non li avvicina. Come se,  dopo aver trascorso due mesi chiuso in casa, gli sembri incredibile vedere un suo simile. Adesso ha il terrore per gli animali: se incontra un cane, un colombo o un gabbiano per strada, fugge via impaurito.

'Il mio nipotino di 9 anni ieri sera al termine della conferenza stampa del Presidente del Consiglio mi ha chiesto se poteva tornare a giocare con gli amici. Una domanda imbarazzante alla quale anche oggi non ci è consentito dare risposta alcuna per una semplice ragione, che a parte il Presidente Bonacini e pochi altri, il dramma che i bambini stanno vivendo causa la mancanza di relazioni amicali, pare non interessare nessuno'.
- Emilio Sabattini, ex presidente della Provincia di Modena

https://www.lapressa.it/articoli/societa/coronavirus-cos-conte-si-dimentica-del-dramma-dei-bambini




3) Movimento

Prima della quarantena: Gli piaceva giocare a pallone, camminava per chilometri senza fiatare. Ricordo che a Malta con 40 gradi all’ombra lui si aggirava per i templi megalitici come se non avesse mai fatto altro. Allo stadio saliva tutti i gradini fino in cima, mentre io e il nonno annaspavamo al suo fianco cercando di tenere il passo.

Dopo la quarantena: si stanca facilmente, non ha più voglia di camminare e preferisce girare in auto. Giocare a pallone, neanche a dirlo, è diventata un’utopia. Per fortuna ha conservato la passione per la corsa, però corre solo a casa. Continua a piacergli il lancio dei sassolini in mare, ma spesso non costituisce un motivo sufficiente per spingerlo a uscire.




4) Giochi

Prima della quarantena: era molto interessato alle attività manuali, gli piacevano i giochi educativi come ad esempio inserire gli animali nelle caselle corrispondenti ai loro nomi, ripeteva le lettere dell’alfabeto ad alta voce, formava le coppie parola/disegno, ecc. Utilizzava il tablet solo un paio di volte a settimana come forma di gioco interattivo, differente dagli altri.

Dopo la quarantena: intrattenerlo è diventato difficile. Ormai ha sviluppato una certa dipendenza da televisione e dispositivi elettronici. Richiede continuamente nuove app per giocare, dopo mezz’ora si scoccia anche di quelle. Le attività didattiche che inviano le insegnanti le guarda a malapena. Però quando gli chiedo: “vuoi andare a scuola?” mi risponde: “sì, scuola”.


“Un bambino ha bisogno di socialità, di carezze, di essere sgridato o lodato. Avere una classe politica che non capisce questo e che manda metà bambini nel solipsismo casalingo per diventare autistici digitali mi fa orrore. Non sono un italiano. Siamo stati pedagogisti straordinari e adesso abbiamo dei burocrati che fanno con la monetina “tu stai a casa con il tuo monitor e tu vieni a scuola due orette. Mi interessa il buon senso, non mi interessa la politica"
- Paolo Crepet, psichiatra e sociologo
https://www.oggiscuola.com/web/2020/05/07/crepet-scatenato-contro-lazzolina-crea-una-generazione-di-autistici-digitali-mi-fa-orrore/


5) Carattere

Prima della quarantena: è sempre stato aperto, socievole, sempre alla ricerca di stimoli nuovi. Quando passeggiavamo guardava ogni singolo negozio, ricordava perfettamente le strade per arrivare al supermercato, a scuola o dal giornalaio di fiducia per acquistare le macchinine. Se uno di famiglia scendeva di casa, doveva farlo di nascosto altrimenti cominciava a piangere a dirotto.

Dopo la quarantena: Ricorda ancora a memoria i percorsi, ma notando che i negozi sono tutti chiusi è restìo a scendere per mancanza di stimoli. Il rapporto con noi familiari si è rafforzato, è diventato più coccoloso e, se vogliamo, più dipendente, però non gliene importa più niente se qualcuno di noi scende di casa senza di lui.







COMMENTATE se anche voi avete notato cambiamenti nei vostri figli. Se è così mi  raccontate la vostra esperienza?





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