Hai ricevuto una richiesta di
amicizia da un contatto sconosciuto e, spinto/a dalla curiosità, hai accettato?
Sappi che potrebbe essere uno
“Stalker
da Quarantena”.
Ecco come riconoscerlo in 5 mosse.
1. Definizione
Lo “Stalker da Quarantena” è
una persona che, obbligata a stare a casa tutto il giorno, impiega la maggior
parte del suo tempo aggiungendo contatti a casaccio finché non trova qualcuno
che se lo fila.
2. Dove agisce
Può scriverti su qualsiasi
piattaforma, persino quelle che ormai non utilizzi più da tempo. Preferisce le
app con messaggistica istantanea nelle quali hai pubblicato una o più foto che
ti ritraggono a mezzo busto o a figura intera.
3. Modus operandi
Passa in rassegna la sezione
“persone che potresti conoscere” così è sicuro che, se avete amici in comune,
sei più propenso/a ad accettare la sua richiesta.
Effettua un’attenta analisi
dell’immagine profilo. Se suscita il suo interesse, lo step successivo è carpire
informazioni al fine di trovare interessi in comune e attaccare bottone.
4. Primo approccio
Dopo l’approccio, si assicura
che vivi nella sua stessa città così, dopo la quarantena, ci sono maggiori
possibilità di incontrarti dal vivo. Ben presto formula domande personali: “Sei
fidanzata/o?”, “Perché non conoscerci meglio?”, “Sai, non sono il tipo da
aggiungere persone sconosciute, ma la tua foto mi ha stregato…”.
5. Come affrontarlo
Purtroppo non c’è modo di prevenire
lo “Stalker
da Quarantena”, ma posso darti qualche dritta.
Quando ricevi una richiesta
controlla bene gli amici in comune. Se quelli segnalati non li vedi da anni
lascia perdere, se invece sono persone che frequenti abitualmente chiedi a loro
informazioni sull’identità di chi ti ha contattato.
Controlla se ha un profilo senza
commenti e se l’unica immagine visibile è, tipo, un gattino coccoloso. In
questo ultimo caso potrebbe trattarsi di un fake account.
In alternativa… semplicemente
parlaci e divertiti. Potrebbe essere una forma di intrattenimento alternativa
da sfruttare per i prossimi 10 giorni di quarantena!
Da quando sono diventata mamma, ho smesso di
preparare lo shampoo naturale.
Per realizzare quello alla rucola, per
esempio, l’acqua impiega 15 minuti per raggiungere l’ebollizione, poi bisogna
aspettare che si raffreddi. Giunta a temperatura ambiente, occorre aggiungere
un paio di cucchiai di aceto di mele.
È un processo
semplice, ma troppo lungo per me che ormai devo prepararmi a tempo di record.
Se anche per te le lancette dell’orologio girano
sempre più velocemente ma ci tieni alla tua chioma e non ti va di utilizzare
prodotti industriali, allora dovresti dare un’occhiata a queste 5 alternative…
Weleda - Shampoo-doccia alla calendula
Dopo aver usato questo prodotto, i tuoi
capelli saranno morbidi e profumati. Grazie alle proprietà emollienti della
calendula. Puoi utilizzarlo sotto la doccia dopo lo scrub: rende la cute
vellutata. Non c’è neppure bisogno di applicare la crema idratante.
Voto: 7
Coop. Melissa - Shampoo al propoli
Ho acquistato lo shampoo e il balsamo. Abbinandoli,
il risultato è stato soddisfacente. Dopotutto il miele è sempre stato
l’ingrediente principale dei miei intrugli grazie alle sue proprietà nutritive
e antiossidanti.
Voto: 8
Lavera - Shampoo riparatore agli estratti di rosa e pisello
Questo prodotto mi è stato consigliato da una
ragazza conosciuta per caso in vineria, anche lei appassionata di prodotti
naturali. E’ stata un’ottima dritta: questo shampoo è notevole, i capelli
rimangono puliti per almeno 10 giorni.
Voto: 9
Bioearth - Shampoo purificante all’Aloe Vera
A mio avviso il migliore in assoluto. Quando
applichi il prodotto sui capelli, dopo il risciacquo, avverti una bellissima
sensazione di fresco percepibile anche dopo l’asciugatura.
Voto: 9 e mezzo
La cara vecchia forma di sapone
Trovarne una completamente naturale è molto
difficile. Girovagando su internet ho notato alcuni negozi che, almeno in
apparenza, producono sapone di marsiglia 100% naturale. Ecco i link:
Dal 10 marzo 2020 l’Italia è
in lockdown a causa del Coronavirus. È
vietato uscire, se non per motivi di prima necessità.
Le passeggiate sono
interdette (tranne quelle con il cane), così come gli assembramenti.
Siamo passati dalla
condizione di “animali sociali” a quella di “persone forzatamente isolate” che
si sono arrese alla triste realtà.
Quali sono le nuove tendenze
sociali ai tempi del Coronavirus?
Scopriamole insieme.
1. Assembramenti online
Le riunioni tra amici in
piazza o al pub adesso si svolgono tramite videochiamata, il mezzo più efficace
per rimanere in contatto.
Inoltre è possibile abilitare
i filtri durante la conversazione: le orecchie da gattina sexy o il cappello da
cowboy macho ti offrono la possibilità di sembrare più presentabile in video.
La foto della conversazione multipla
va rigorosamente postata nelle stories,
per dimostrare a tutti che si è cool anche in quarantena.
2. Tutti cuochi
Di consueto si andava almeno
una volta a settimana al ristorante o in pizzeria per degustare piatti gourmet.
In questo momento i locali
sono chiusi, perciò l’unico modo per mangiare qualcosa di particolare è
cucinarsela da soli.
Neanche a dirlo, sulle
piattaforme social fioccano foto di amici che mostrano le pietanze appena
impiattate: primi, secondi, pizze e dolci.
Stranamente, le immagini raffiguranti
i tentativi falliti di preparazione non vengono mai mostrate. Dopotutto si sa:
“all’inizio verrà una zozzeria, ma sbagliando
si impara…” (cit.)
3. Boom abbonamenti
Hai già letto un libro,
giocato un po’ ai videogame, spolverato la casa e consumato il tuo pasto.
“E adesso che faccio?” pensi,
in preda a noia mortale.
Sprofondi nel tuo divano
preferito e cominci l’ennesima maratona di serie tv disponibili su Netflix,
Disney Plus, Amazon Video.
Se non hai intenzione di
pagare un altro abbonamento mensile, puoi sempre utilizzare l’account premium gratuito offerto da PornHub per
fronteggiare questo periodo critico.
4. Uscite furtive
Durante i primi giorni di
quarantena si respirava aria di euforia: ci sentivamo uniti nella disgrazia, qualcuno
accendeva lo stereo a tutto volume per deliziare i vicini con le canzoni più in
voga del momento.
I video di queste vicende
hanno fatto il giro del web.
Dopo un mese, i filmati più
cliccati sono gli stratagemmi per uscire di casa passando inosservati ai
controlli da parte delle forze dell’ordine.
Come il tizio travestito da
cespuglio, o chi sceglie la mimetizzazione rapida indossando un sacchetto
dell’immondizia.
E poi c’è chi semplicemente esce e basta… “e se mi beccano, sticazzi”.
5. Apericonte
Il momento più atteso è la
conferenza stampa di Giuseppe Conte, che va in onda verso le 19,30.
In pratica, a orario di spritz.
Siamo tutti incollati al
televisore, sperando che il Premier conceda almeno una mezz’ora d’aria per
girare intorno al proprio isolato.
Solitamente, c’è sempre una
proroga di 15 giorni dalla data prevista dal precedente decreto.
Se facciamo un breve calcolo,
dal 25 marzo (prima data annunciata di fine quarantena) ai successivi
provvedimenti, mancano sempre gli stessi giorni.